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Rilasciare ricordi dolorosi con il respiro circolare

Per “breathwork” si intende un insieme di tecniche di respirazione consapevole circolare connessa utilizzate per promuovere il raggiungimento di stati espansi di coscienza ed il riequilibrio energetico. L’antichissima pratica della respirazione affonda le sue origini nelle teorie secondo cui l’energia presente nell’etere (prana, Chi, Ki) è il fondamento della vita, ed il respiro è lo strumento mediante il quale connettersi a questa forza vitale.

Dagli albori della storia, l’uomo conosce il potere del respiro di influenzare la coscienza. "Quasi ogni importante sistema psico-spirituale che ha cercato di comprendere la natura umana, ha visto il respiro come un collegamento cruciale tra il mondo materiale, il corpo umano, la psiche e lo spirito". Un dato che si riflette nelle parole che in molte lingue vengono utilizzate per “respiro” (ad esempio in latino il respiro e lo spirito si chiamano entrambi spiritus; in greco la parola pneuma significa sia aria/respiro, sia spirito/essenza vitale).

In via generale, nelle tecniche di breathwork si modifica intenzionalmente ampiezza, profondità, ritmo del respiro per un periodo prolungato di tempo. Nel Rebirthing, ad esempio, inspirazione ed espirazione sono connesse, senza pause; l’inspirazione è ampia e profonda, l’espirazione è rilassata, senza il minimo sforzo, il tutto sostenuto da un certo ritmo.

Sotto l’aspetto fisiologico, mediante le tecniche di breathwork viene immessa nel corpo una grande quantità di ossigeno e di energia vitale. Il corpo, quindi, respira energia che scorre lungo canali detti “nadi” e lo ripulisce da quella “tossica” immagazzinata in passato (apana), provocando la liberazione di schemi energetici negativi. Tutto ciò che viene giudicato negativamente e represso, portato cioè ad un più basso livello di consapevolezza, come ad esempio le emozioni, lascia una traccia nel corpo e nella mente, uno schema di energia appunto, che rimane nascosto - imprigionato nelle fibre muscolari e nel cervello sotto forma di neurotrasmettitori e altri mediatori chimici - in attesa di tornare all’attenzione consapevole per essere integrato. Ciò che avviene in questo processo, è che la respirazione circolare connessa, sostenuta per lunghi periodi di tempo, produce una trasformazione chimica nell’organismo tale da permettere il rilascio delle energie fisiche ed emotive associate ai ricordi dolorosi del passato, che divengono così disponibili per essere elaborate ed integrate a livello consapevole.

"Nel caso ad esempio di ricordi infantili o della nascita, lo stato espanso di coscienza che si raggiunge con questa tecnica permette al respirante di interpretare contemporaneamente due ruoli diversi: una persona che sta sperimentando una regressione al periodo dell’infanzia, quando ebbe luogo l’evento traumatico, che si identifica in modo molto autentico e coinvolgente con il bambino o il neonato in questione e, contemporaneamente però, mantiene la capacità di sopportare e di ragionare di un adulto maturo. Questa situazione dà la possibilità di sperimentare nella sua interezza l’evento originario, con le sensazioni e le emozioni primitive del bambino piccolo e, allo stesso tempo, di elaborarle e valutarle dal punto di vista di un adulto”. Questo permette in una fase successiva di integrare l’evento nella propria storia personale, disattivando la carica emotiva originaria. Una volta infatti che il ricordo viene sperimentato in piena coscienza, elaborato e integrato, cessa di esercitare un’influenza negativa sulla vita dell’individuo.


LIBRI:

L. Orr "Il libro del Rebirthing. L'arte del respiro consapevole" - Edizioni Mediterranee

S. Grof “Respirazione olotropica, teoria e pratica. Nuove prospettive in terapia e nell’esplorazione del sé” – Urrà Edizioni

J. Leonard - P. Laut "Rebirthing. Tecniche per integrare corpo, mente e spirito" - Casa Editrice Astrolabio - Ubaldini Editore


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