Quando abbiamo mal di denti, siamo consapevoli che il dolore è provocato da una causa interna e ci affrettiamo ad andare dal dentista per curarci e per evitare che diventi insopportabile. Diversamente, quando soffriamo psicologicamente o emotivamente, pensiamo spesso che la causa sia esterna, dovuta ad un torto che abbiamo subito o ad una situazione negativa che ci ha coinvolto. Con questa credenza, speriamo che il mondo esterno cambi e, nel frattempo, ci attardiamo a chiedere l'aiuto di qualcuno, sottovalutando che anche la sofferenza psicologico-emotiva può, come il mal di denti, ad un certo punto diventare insopportabile.
Ciò che ci fa soffrire non è mai un fatto in sè, ma la percezione che noi abbiamo di quel fatto. Anche in questo caso, la causa è interna.
Ad esempio soffriamo perché riteniamo che una mancata promozione sul lavoro corrisponda ad un mancato riconoscimento delle nostre qualità, ci sentiamo di valere di meno o di subire un'ingiustizia. In verità il fatto (la mancata promozione) non può di per sè farci sentire meno validi, se non con la collaborazione della nostra percezione la quale, viziata dal nostro vissuto, riveste di un significato emotivo un fatto di per sè neutro.
Comprendere che l'origine della nostra sofferenza risiede dentro di noi, porta ad assumersi la responsabilità di questa sofferenza, ossia prenderla in carico e cercare l'aiuto necessario per alleviarla, per integrarla.
Comments